Umbilical Cord Blood Banking

Umbelical Cord Blood Banking

La II Guida “Umbilical Cord Blood Banking” del Consiglio d’Europa

Sangue cordonale: guida per informare i genitori attraverso le diverse opzioni, dalla donazione solidale alla conservazione per uso privato.

Dal Consiglio d’Europa arriva la seconda edizione della  Guida “Umbilical Cord Blood Banking – A guide for Parents” adottata dal gruppo di esperti del Comitato Europeo per i trapianti di organi del Consiglio d’Europa e preparata per fornire informazioni chiare precise ed equilibrate sull’uso del sangue cordonale.

È possibile consultare il documento Umbilical cord blood banking 2nd edition, 2016 sul sito dell’EDQM (European Directorate for the Quality of Medicines) Council of Europe.

Relazioni Seminario 2012 Il documento originale in inglese

Relazioni Seminario 2012Il documento originale in francese

Relazioni Seminario 2012Il documento in una versione tradotta in italiano (a cura di ADOCES)

Il trapianto allogenico con sangue del cordone ombelicale nei bambini permette una sopravvivenza simile ai trapianti fatti con cellule staminali provenienti da altre risorse (midollo osseo) e i risultati negli adulti sono in continuo incremento.

Negli ultimi anni, il numero delle banche private che offrono la conservazione del sangue cordonale del loro bambino per un uso futuro a fronte del pagamento di tasse sono in continuo aumento. I genitori al giorno d’oggi si pongono quindi la domanda se donare il sangue cordonale alle banche pubbliche, conservarlo nelle banche private o gettarlo dopo la nascita.

Se stai per diventare genitore potrai trovare utile la lettura di queste informazioni per poter effettuare una decisione informata su cosa fare con il sangue cordonale del tuo bambino.

Questa guida elaborata dal Gruppo di esperti del Comitato Europeo per i trapianti di organi del Consiglio d’Europa, è stata preparata per fornire informazioni chiare, precise ed equilibrate circa l’uso di sangue del cordone ombelicale nel trattamento medico e per guidare i genitori per consentire la loro opinione sulla raccolta del sangue cordonale.

I PUNTI CHIAVE DELLA GUIDA

1.     Le banche pubbliche non richiedono ai genitori alcun costo. È una donazione altruistica che può dare vita a una speranza per un paziente che ne ha bisogno, incluso al bambino nel caso sia accertato che ne abbia bisogno

2.     La donazione alle banche pubbliche incrementa il numero e le diversità delle unità donate a vantaggio delle etnie minori o gruppi multi raziali

3.     Il costo della raccolta e conservazione nelle banche private è a carico dei genitori e  le possibilità di utilizzo di queste unità sono molto scarse

4.     Non ci sono al momento evidenze scientifiche che giustifichino la raccolta autologa del sangue cordonale

5.     Quando un paziente è alla ricerca di un trapianto pe una patologia genetica o congenita, se avesse conservato le cellule del proprio cordone ombelicale risulterebbero anch’esse affette dalla medesima patologia quindi si preferisce cercare un donatore compatibile

6.     Crescendo bambini e adulti hanno bisogno di un numero maggiore di cellule rispetto a quelle raccolte dal sangue cordonale per il trapianto. Quindi, in molti casi, anche se i genitori hanno conservato il sangue cordonale questo non è sufficiente per un trapianto di successo e sarebbe comunque necessaria la ricerca di un altro donatore nel registro nazionale

7.     Le banche private non seguono gli stessi criteri in termini di numero e qualità di cellule come avviene per nelle banche pubbliche

8.     A livello mondiale si contano circa 200 utilizzate da banca privata mentre sono approssimativamente 35.000 le unità utilizzate grazie alla donazione alle banche pubbliche.

Il Consiglio d’Europa e la maggior parte delle Società Scientifiche e professionali  raccomandano la raccolta e conservazione del sangue cordonale nelle banche pubbliche e non supportano il bancaggio presso le banche private del sangue cordonale come “assicurazione biologica” per il bambino o per i suoi familiari

Donare il sangue cordonale del tuo bambino alle banche pubbliche è la migliore e la più efficiente opzione, avendo la possibilità di provvedere ad un trattamento salvavita per molti pazienti in attesa.

 

Donazione cellule cordonali: chiarimenti dal ministero

Lorenzin

Risposta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito alla donazione del cordone ombelicale

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Adriano Zaccagnini che chiedeva chiarimenti riguardo al programma nazionale di donazione solidale del sangue cordonale, ribadisce e sottolinea che la procedura di donazione e raccolta “è adeguata a tutelare la salute della madre e del neonato donatore, da un lato, e a garantire la conservazione di unità cordonali conformi agli standard di cellularità richiesti per il trapianto, offrendo importanti opportunità terapeutiche a molti pazienti”.

In sostanza, dunque, il Ministro conferma  la valenza sociale e sanitaria della donazione solidale del sangue cordonale, bene comune da raccogliere e conservare nelle banche pubbliche: oltre 1300 sono quelle già utilizzate per i trapianti.

A questo link è possibile consultare i testi dell’interpellanza (Interrogazione a risposta scritta 4-07564, 16 gennaio 2015, seduta n. 364) e della risposta del Ministro Lorenzin (Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 luglio 2015
nell’allegato B della seduta n. 473)

Considerazioni espresse dalla Federazione Italiana ADOCES

Gli aspetti più rilevanti che sono stati approfonditi:

1. la donazione del sangue cordonale è un interesse primario per il Servizio Sanitario Nazionale ed è consentito donare e conservare il sangue del cordone ombelicale a scopo solidaristico e a fini di trapianto. Il SSN garantisce la ricerca e il reperimento di cellule staminali emopoietiche, incluse quelle del sangue cordonale, a scopo di trapianto allogenico, presso registri e banche nazionali ed estere.

2. la raccolta può essere avvenire solo previo consenso informato delle neomamme, le quali devono rispondere ai stringenti requisiti di selezione, a tutela della salute del neonato e delle stesse madri.

3. la raccolta del sangue cordonale non interferisce con la normale assistenza al parto ed esclude ogni rischio per madre e neonato. Viene effettuata dopo il parto secondo standard operativi definiti e internazionalmente riconosciuti, ad opera di personale ostetrico specificatamente formato, delle divisioni di ostetricia delle aziende sanitarie pubbliche e/o private accreditate.

4. nel rispetto del fisiologico svolgimento del parto e del secondamento, il clampaggio del cordone ombelicale alle donne che hanno chiesto di donare, avviene dopo un tempo di 60 secondi dal parto disposizioni decise, da subito, in base alle indicazioni scientifiche della SIN Società Italiana di Neonatologia. La donazione può essere fatta anche con parto cesareo.

5. i risultati di studi clinici effettuati sui diversi tempi del clampaggio confermano che la scelta operata in Italia dalla rete delle banche cordonali, in piena condivisione con i punti nascita afferenti, “è adeguata a tutelare la salute della madre e del neonato donatore, da un lato, e a garantire la conservazione di unità cordonali conformi agli standard di cellularità richiesti per il trapianto, offrendo importanti opportunità terapeutiche a molti pazienti”.

6. negli ultimi dieci anni sono stati oltre 1300 i trapianti di cellule staminali emopoietiche da sangue cordonale eseguiti nel mondo con le unità donate dalle mamme italiane. Solo nel 2013, sono stati 4334 i trapianti eseguiti nel mondo in pazienti che non avevano in famiglia un donatore compatibile.

7. il Cento Nazionale Sangue e il Centro Nazionale Trapianti sono gli organi deputati a svolgere, per i rispettivi ambiti, le funzioni di coordinamento e di aggiornamento tecnico-scientifico e di vigilanza della rete delle banche italiane.

8. Il settore è ampiamente normato per i diversi aspetti, sulla base delle attuali evidenze scientifiche, nel rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza in conformità degli standard europei ed internazionali, a garanzia e tutela della salute del donatore e del ricevente.

9. Azioni che spingono ad una non corretta informazione mediatica scoraggiano le coppie dalla donazione solidaristica del sangue cordonale.

Segreteria Programma Sangue Cordonale – Federazione Italiana ADoCes

Dono di mamma (OL3)

Dono di mamma

Segnaliamo la partecipazione dell’Associazione DOMO e dell’associazione ADOCES all’iniziativa di incontri OL3-Benessere, programmati i giorni 25 e 26 ottobre 2013.

Sabato 26 ottobre 2013 Presso Ipercoop Crevoladossola Ore 16,45: ASSOCIAZIONEe D.O.M.O. e FEDERAZIONE ADOCES (Associazione Donatori Cellule Staminali): “La donazione universale transculturale del sangue cordonale”, progetto per il coinvolgimento delle mamme che provengono da altri Paesi, perchè i loro connazionali possono trovare donazioni geneticamente compatibile per il trapianto.

A Seguire, presso lo Stand delle associazioni, resteranno a disposizione del pubblico per approfondimenti l’ASSOCIAZIONE D.O.M.O. e la FEDERAZIONE NAZIONALE ADOCES: ”DONO DI MAMMA” : incontro – confronto informativo rivolto alle madri in dolce attesa durante il quale le future mamme potranno avere risposte, chiarire dubbi e ricevere materiali informativi riguardo alla donazione del sangue cordonale tematica di grande attualità e interesse per il Servizio Sanitario Nazionale.